Category: diritto sindacale

24
Set

Legge delega su retribuzione e contrattazione collettiva

Il 23 settembre 2025 il Senato ha approvato in via definitiva la legge delega che affida al Governo il compito di intervenire entro sei mesi su salari, contrattazione collettiva, trasparenza e controlli.


La legge introduce il salario minimo per legge?

No. Non è previsto un minimo orario stabilito dalla legge. Il parametro saranno i trattamenti economici minimi complessivi dei contratti collettivi nazionali (CCNL) “maggiormente applicati”.

Qual è il ruolo dei contratti collettivi?

I CCNL più diffusi diventano riferimento per i minimi retributivi. Se un settore non ha copertura, si applicherà il contratto collettivo più affine.

Cosa cambia per gli appalti?

Gli appaltatori e i subappaltatori dovranno garantire condizioni economiche non inferiori a quelle dei CCNL del settore di riferimento, evitando il ricorso a contratti “pirata”.

Ci sono obblighi di trasparenza?

Sì. Il codice del CCNL dovrà comparire in busta paga e nelle comunicazioni obbligatorie (UniEmens, CO). La corretta indicazione sarà anche requisito per accedere ad agevolazioni.

E se i contratti collettivi non vengono rinnovati?

Il Ministero del Lavoro potrà intervenire in via sussidiaria, limitatamente ai trattamenti minimi complessivi.

Come funzioneranno i controlli?

La legge prevede banche dati integrate, rafforzamento delle ispezioni e una rendicontazione semestrale pubblica su salari, contrattazione e lavoro irregolare.

Chi resta escluso dalla disciplina?

I dipendenti pubblici e i relativi contratti collettivi.


3 cose da ricordare

Per le imprese

  1. Nei contratti di appalto servirà allinearsi ai CCNL di settore più rappresentativi.
  2. In busta paga e nelle comunicazioni obbligatorie dovrà comparire il codice CCNL.
  3. Occorre prepararsi a maggiori verifiche ispettive e controlli documentali.

Per i lavoratori

  1. La retribuzione minima sarà ancorata al contratto collettivo più diffuso nel settore.
  2. Nei casi di settori scoperti o CCNL scaduti potrà intervenire il Ministero.
  3. Saranno disponibili dati pubblici e aggiornati sull’andamento dei salari e della contrattazione.